San Paolo: Palazzolo Acreide, fede e tradizione
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Febbraio 11, 2022Il Castello di Maniace va visto, anche se fosse sperduto, anche se intorno ad esso Ortigia fosse una landa deserta e non un intreccio di vicoli, dove i balconi sono così vicini da sussurrare tra loro e dove la brezza del Mediterraneo rincorrendosi si fa capriccio di pietra.
Il Castello Maniace mostra alla città il suo aspetto essenziale, lineare appena ingentilito dal portale.
Oltre la vasta sala, dietro, verso il mare, il Castello è una nave che non sa partire, tormentato dal suo dolore di terra e dalle onde.
Il tempo e lo spazio, il loro congiungersi con il movimento sono due aspetti dei quali si fa esperienza nell’installazione Passi presente nella sala ipostila.
Gli specchi ci sospendo in uno spazio capovolto, raccolti in una conchiglia di pietra e luce, si cammina sull’illusione del vuoto. Ad ogni nostro passo il crepitio dello specchio ci riporta alla nostra corporalità, che sembrava resa impalpabile. Sfere colorate, altre di pietra sono stelle cadenti prive di moto, messe a riposo. Alfredo Pirri ha fatto rotolare una pesante sfera concretizzando una traiettoria che ha infranto la perfezione di un mondo primigenio perduto, tracciandone il tempo e lo spazio.
Il nostro attraversare la sala prosegue l’azione di trasformazione, distruggere qualcosa per creare altro.
Un viaggio nel Cosmo racchiuso e amplificato tra le pareti del Castello Maniace.
Se siete superstiziosi è l’occasione per infrangere la paura. Se soffrite di vertigini, sappiate che quel vuoto è solo illusorio.
La mostra al Castello di Maniace lungomare di Ortigia sarà visitabile fino al 31 Dicembre 2021