Archivio
Ottobre 27, 2020Lo rifarei
Febbraio 13, 2021Chiedevi qualche spicciolo nel sottopassaggio della stazione. Ti evitavo, infastidita. Una mattina venni dritta da te, ti ho guardato negli occhi “Spero che sia quella decisiva”. Nei giorni seguenti non ti ho più visto.
Dopo qualche mese, eri sorridente. Ti avvicinasti “Ti posso offrire un cappuccino?”. Mi raccontasti, che quella mia frase così dura ti aveva colpito e avevi deciso di curarti. Eri, veramente un bel ragazzo, alto robusto, nei tuoi occhi si leggeva la tua anima dalla fragilità di vetro. Una mattina mi regalasti un fiore, perché mi avevi vista triste nei giorni precedenti.
Un giorno ti incontrai nel centro città, il tuo passo era lento, traballante, le tue braccia penzolavano ferme.
Mi hai guardata, da lontano, sei scappato. Perduto.
Non ti ho pensato per anni.
Cammino per strada, piante, negozi, una ragazza si avvicina, sguardo di gesso, continua a tirare le maniche della felpa per coprirsi le mani che ronzavano intorno al volto.
Nonostante la serata autunnale indossi gli infradito e tuoi piedi sono di quelli che non vedono scarpe da un po’. “Aspetta qui, ti vado a comprare l’acqua. Vuoi l’acqua te la porto”. Te ne vai, confusa e offesa.
Perché noi dal fiato corto per la paura chiediamo qualche spicciolo all’Universo, la Vita ci bagna le dita, ma noi sentiamo solo il freddo.
È scappare, senza fermarsi ad abbracciare il nostro cuore fragile.
La nostra anima si allaga con un nonnulla
e noi annaspiamo in una pozzanghera di presunta felicità.
4 Comments
Mentre leggo mi scendono lacrime, quanta verità c’è dentro queste parole, arrivano all’anima. Scrivi benissimo, come sempre, non vorrei che i tuoi scritti finissero mai.
Grazie mille. Dai propri vizi ci liberiamo male, così continuerò. Brutto vizio scrivere.
Ha detto benissimo Franca Bonini : dietro le tue parole c’è tanta realtà. Leggo quanto hai scritto e mi vedo a guardare questa scena in una qualunque strada di tutte le città….e poi il finale….un brivido.
Non perdere mail quello che tu chiami “brutto vizio” di scrivere….un vizio meraviglioso come la persona che sei.
E’ un orgoglio per me averti conosciuta.
Grazie.
Grazie infinite. Lo sguardo sulla realtà non è obiettivo, o meglio come l’obiettivo dipende da chi ci sta dietro, dalla nostra realtà, dalla nostra storia che ci porta a essere lì